X Legislatura – Tornata del 23 marzo 1867
Nel caso presente due questioni si presentano: l'una riguarda il numero dei voti riportati dal signor De Martino. Si tratta di vedere s'egli abbia o
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Io prego il signor presidente di mettere ai voti le conclusioni dell'onorevole relatore per la convalidazione dell'elezione dell'onorevole De Martino
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dalla Camera, perchè contrarie al secondo comma dell'articolo 4 del regolamento provvisorio, il quale prescrive che, allorquando vi è una elezione
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presidente. Scusi, dee parlare l'onorevole Sebastiani, il quale ha chiesto la parola per un richiamo al regolamento.
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Quanto all'errore di cifra io non l'ho imputato a nessuno; ho detto solo che era un errore, e che il relatore, rettificandolo, ne aveva chiarita la
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dall'onorevole Bargoni. Io non so che significa il dispaccio falso od il dispaccio vero, del quale discorre l'onorevole Nicotera; certo è che questo a me non
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non è questione, tutto si riduce a sapere se l'onorevole De Martino conseguì il terzo dei voti degli inscritti ed insieme la metà più uno degli elettori
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il terzo dei voti degli elettori iscritti nel collegio di Sorrento e più della metà dei votanti, e che sotto quest'aspetto l'ufficio I ha compiuto il
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Io ho detto alla Camera che aveva constatato esservi una sostanziale differenza tra i voti che risultano dati al De Martino, giusta il còmpito
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Se le mie informazioni sono esatte, nella elezione di Città di Castello si mosse una protesta, secondo la quale sarebbe mancato il secondo appello
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Invito il relatore del III ufficio.
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deputato del collegio della Città di Castello. Su questa elezione la Camera dovrà pronunciarsi quando il relatore della medesima ne farà il suo
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È giusto quello che ha detto l'onorevole deputato Puccioni. Dichiaro francamente di avere per errore nominato un deputato per il quale non avrei
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presidente. Il deputato Di San Donato ha facoltà di parlare.
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Epperciò l'ufficio IX mi ha dato il mandato di proporre la convalidazione anche di questa elezione.
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fare per soddisfare il desiderio della Camera.
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Io non ricerco le cause di un tale ritardo, ne è mia intenzione di farne colpa ad alcuno, cito solo il fatto, con preghiera all'ufficio di Presidenza
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Santhià: il professore Giacomo Lignana.
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Muro: il signor Marolda-Petilli Francesco.
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Il dispaccio lo deposito sul banco della Presidenza.
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Civinini segretario iuniore, legge il processo verbale della precedente seduta, che viene approvato.
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presidente. Invito il relatore dell'uffizio I a venire alla tribuna a riferire.
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Pissavini relatore. Osservo anzitutto all'onorevole mio interruttore che il De Martino fu eletto alla prima votazione, per cui l'errore di fatto in
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asserito che il signor De Martino ebbe la maggioranza di soli sei voti.
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Nicotera. Ho il dovere d'informare la Camera di un dispaccio arrivatomi oggi, di cui assumo tutta la responsabilità, in quanto all'elettore che l'ha
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Verificazione di elezioni — Il deputato Pissavini riferisce sopra 15 elezioni — Proposizioni dei deputati Nicotera, Sprovieri e Bargoni per
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Sprovieri. Il relatore diceva che gli elettori iscritti erano 1204, e che i voti riportati dal De Martino erano 388. Per questo solo fatto l'elezione
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Io diceva che il deputato del collegio di Sorrento era stato proclamato al primo squittinio con la maggioranza di 6 voti, e s'intende con la
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La Camera vorrà quindi ritenere che l'ufficio I fondando, com'era naturale, il suo giudizio sulle risultanze dei verbali, non poteva a meno che
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Il collegio di Sorrento si compone di 5 sezioni: Sorrento, Massalubrense, Capri, Pian di Sorrento e Vico Equense. In questo collegio gli elettori
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, ad osservare che il mio calcolo era esatto.
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Mi preme però di ripetere che l'ufficio I ha compiuto il suo dovere, convalidando questa elezione, quando contro la medesima non v'era alcuna
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una notevole differenza nel numero degli elettori iscritti e dei voti ottenuti dall'onorevole De Martino secondo il computo fatto dalla Segreteria della
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Siccome però dall'onorevole Nicotera (il di cui carattere franco ed onesto è a tutti noto) si asserisce trattarsi di proteste in corso, le quali
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Se vi fu mai momento nel quale fosse più che necessario il seguire il sistema più abbreviativo, certo, a mio avviso, egli è questo, urgente essendo
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questione, e quindi non può essere mai il caso di rimandare la nostra decisione.
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Il vedere se la protesta che arriverà, giunga, o non giunga in tempo, se sia o non sia intempestiva, è anche questa, e credo che l'onorevole De
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non ebbe fin da principio il terzo più uno degl'iscritti e la metà più uno dei votanti, io credo che non vi sia dubbio di essere il caso di dichiarare
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Or quando la Camera è già riunita, che ha i verbali sott'occhi, da cui non risulta irregolarità alcuna, il fatto semplice di dire che verrà una
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immediatamente dichiarare nulla la elezione; ma se ciò non risulta, io credo che non possa sospendersi il convalidamento di una elezione pel semplice fatto che
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Perciò senza entrare nullamente nella natura della questione sollevata dall'onorevole Nicotera e negl'incidenti a cui darebbe luogo il doppio ordine
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fatte le operazioni elettorali. Ove ciò fosse, egli avrebbe certamente ragione ed io il primo mi accosterei alla sua sentenza. Ma qui non si tratta di
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Io osserverò che se si ammette che basta l'allegare il prossimo arrivo d'una protesta, di cui il verbale non fa cenno, non si può addivenire ad
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dall'onorevole relatore. L'onorevole relatore ha dichiarato, e la stenografia può farne fede, che il signor De Martino ha riportato 388 voti, e fu dopo
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una questione, che cosa resta? Resta a vedere se il numero dei voti per il quale l'onorevole De Martino fu proclamato deputato dopo il solo primo
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errato, tolto dal sunto delle operazioni elettorali eseguitosi dalla Segreteria della Camera; poiché invece il calcolo che ha motivato la proposta
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obbligarci quindi a sospendere il nostro lavoro per la costituzione definitiva del Parlamento.
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Accademia della crusca
